pizzeria piazza vittoria pavia

La corazzata mediatica si sta muovendo per rendere illegittimo e criminalizzare ogni “stecca” rispetto al coro che canta le lodi del governo Draghi, facendo passare critiche politiche per «rifiuto della Scienza». Il tipico triestino Tojo di cui dicevo sopra. Stento a credere alle notizie di file kilometriche per i tamponi davanti alle farmacie. “Anche io ho letto molte cose relative all’origine del virus e non mi sembra che l’ipotesi dell’origine artificiale si riduca al “non si può escludere a priori” […] la tecnologia odierna permette di creare virus artificiali “non riconoscibili” come tali. Incaponirsi nel cercare di vaccinarla (per cosa poi?) Un altro esempio sono le scie chimiche: l’ascesa e il grande successo di quelle fantasie di complotto coincide con anni – gli ultimi anni Zero – di sconfitta dei movimenti, anni in cui tutti registravamo l’assenza di vere mobilitazioni sul problema climatico. In particolare lo seguo in modo assiduo dall’inizio della pandemia poiché è l’unico luogo dove si è tentato di dare un’interpretazione a ciò che andava accadendo senza, pur nelle ovvie difficoltà, lasciarsi travolgere in facili generalizzazioni ma anzi cercando di approfondire ogni contraddizione emersa nel percorso. Avevo già consultato lo stesso report ad inizio anno ed il numkero evidenziato non mi pare essere cresciuto sensibilmente Di qui alcune domande. A gennaio 2021 l’OMS decide di tornare in Cina per indagare l’origine del virus e a qualcuno comincia a venire qualche dubbio. Da qui deriva tutto il resto. 2/4 Le persone che stazionano in piazza da lunedì sono in gran parte venute da fuori, ma ricevono continua assistenza da molte e molti triestini. 1: “capire” e giustificare letture più o meno complottiste, specie se le si vuole debunkare in modo costruttivo e utile e non liquidarle a fenomeno macchiettistico e folkloristico di pochi nazisti analfabeti (salvo poi avere le piazze piene di persone che non sono né naziste né analfabete). This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Se oggi in Italia il mondo del lavoro rischia di essere attraversato quindi da logiche divisive e lo scontento rischia di scaricarsi interamente sulla questione del green pass, la colpa per quanto ci riguarda sta in capo a chi ad oggi si rifiuta di prendere in considerazione una lotta aperta, a tutto campo, con lo sciopero generale, per unificare le lotte e dare a questo profondo scontento uno sbocco organizzato e di classe. Il green pass rimane una misura politica. Forse con profitti superiori. Non vorrei sembrare eccessivamente ottimista, ma arriveranno altri vaccini. Parola del vicepresidente di Confindustria per le relazioni industriali, Maurizio Stirpe, (2), che dal convegno dei Giovani Imprenditori ha ritirato la richiesta inviata ai sindacati dal presidente di viale dell’Astronomia Carlo Bonomi solo un mese fa. Anche per questo motivo, cito il documento da me reperito per esteso: “Elenco per uso di emergenza L’OMS Emergency Use Listing Procedure (EUL) è una procedura basata sul rischio per valutare ed elencare vaccini, terapie e diagnostica in vitro non autorizzati con l’obiettivo finale di accelerare la disponibilità di questi prodotti per le persone colpite da un’emergenza sanitaria pubblica. Chi ti trovo vicino alla porta della sede e quasi appiccicata a roberto fiore? Esattamente una settimana dopo, molti Paesi scandinavi hanno deciso di vietare la somministrazione a chi ha meno di 30 anni proprio a partire da una analisi rischi/benefici (miocarditi etc.). Esistono dati simili relativamente alle persone che hanno avuto bisogno di cure in terapia intensiva od anche solo ospedalizzazione? Se altri soggetti non la fanno, son cazzi loro. Ogni tanto c’è qualche spiraglio di luce, qualche leggera brezza che sa di aria pura, me ben presto tutto ripiomba nell’oscura immobilità ed il golfo diventa nuovamente uno stagno. Anni fa un vecchio operaio mi raccontava che nel ’69 la prima vertenza nella sua fabbrica era stata contro il tentativo padronale di ridurre i tempi della pausa per la pisciata. Sto semplificando ovviamente, però così mi sembra che gli oppressi siano diventati, probabilmente a loro insaputa, la spalla degli opressori, volenti o nolenti. Cosa in sé positiva, peraltro, e auspicata in primis da tutti gli allarmati/allarmisti. Se vuole il GP, deve interrompere la cura, vaccinarsi, e poi, con calma, riprendere la propria cura. Al contrario di ciò che afferma Andrea Olivieri, ai miei occhi risaltava l’età media piuttosto avanzata dei manifestanti, con giovani non assenti ma sicuramente scarsi; non mi è sembrato di scorgere rappresentanti di organizzazioni studentesche; presenti famiglie con bambini; molti pensionati. Perché se ne è parlato così poco e perché proprio fdi ha fatto quella mozione? La lotta contro gli effetti discriminatori del Green Pass è giusta ma per non portare acqua a fascisti, sovranisti, complottisti e destra varia va fatta sui posti di lavoro e col protagonismo dei lavoratori organizzati tramite le strutture sindacali, i delegati combattivi ecc. Ciò non è consentito dalla disciplina in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro né dalle disposizioni sull’emergenza sanitaria. Nulla di ciò che hai scritto ci smuove di un millimetro da questa basilare esortazione. Queste lavoratrici e lavoratori hanno affermato di assumersi collettivamente la responsabilità della mobilitazione a oltranza assieme con i portuali . Con farmaci esistenti non specifici. Sostanzialmente si dice una cosa del tipo: ne avete fatte troppe, ora basta. A osservare la terra da lontano, viene da pensare, le cose si vedono decisamente meglio che quaggiù, in mezzo…, @Isver. Per i bambini-ragazzi significa DAD, con tutto quello che comporta. A questo proposito vorrei segnalare un articolo della Gabanelli. Perché non è questo il luogo. La distanza da Dario Giacomini, referente vicentino del sindacato FISI legato a Casa Pound, era invece già nei fatti, dal momento che questo personaggio era comparso a Trieste nelle ore successive allo sgombero del varco 4, per dare la linea ad alcune persone – tra cui Stefano Puzzer e Eva Genzo – e credendo così di prendere il controllo del movimento triestino e da questo quello di tutte le mobilitazioni contro il GP in Italia. Penso che la netta maggioranza di chi sta manifestando, un lasciapassare duraturo non lo abbia e non lo voglia avere, ma non per i motivi per cui non lo vogliamo noi. In questo senso dicevo che nelle piazze anche solo la rilettura del Manifesto può risultare oggi rivoluzionaria. Mica ho detto che le diatribe sono nei tuoi commenti, né che non devi più scriverli: dico che siamo a rischio, e quindi metto un paletto ben visibile. E questo è sia un dato di realtà che l’orizzonte che credo andrebbe sempre mantenuto. Preferisco raccontare la realtà che si è ormai consolidata all’interno della grossa biblioteca universitaria in cui lavoro, visto che il lasciapassare è qui in vigore da un mese e mezzo. Grazie a chi riesce lucidamente a leggere questi fatti e soprattutto a scriverne per tutti quelli che non sono lì o come me non hanno tempo e/o capacità. L’altro aneddoto riguarda la famosa esenzione vaccinale: l’altro giorno a fare un tampone c’era un tizio che mi ha detto (magari mentendo per non farsi dare del no-vax, non so, io riporto la conversazione “de relato”) che il vaccino non può farlo perché prende dei farmaci per una patologia autoimmune “leggera” e glielo hanno sconsigliato. In realtà non ho visto nessun cambiamento nei suoi commenti, che fin da ottobre 2020 girano intorno agli stessi concetti: 1) ha parlato fin da subito di pass (legato ad esito negativo del test rapido); 2) in dicembre 2020 scriveva “a mio giudizio non c’è una possibilità di uscita da questa emergenza migliore di quella del vaccino diffuso” – e su questo aveva ragione, i fatti gli danno ragione – aggiungendo però: “obbligatorietà o patente di immunità o semplice moral suasion che sia”. Leggo su molti commenti discussioni se le persone al varco siano pro o contro il vaccino anti Sars COV 2 o siano complottisti. In realtà gli stessi compagni mi dicono di essere di nuovo in piazza anche stamani, in uno scenario intossicato da quanto successo ieri e da quanto descrivevo più su, ma comunque tuttora in evoluzione, come dicevo. Stiamo lavorando per ripulire questo sito da ogni «cookie tecnico e di profilazione» non strettamente necessario al nostro lavoro. Di fatto quella piazza in questo momento è non molto dissimile a quelle delle altre città (perlomeno per come vengono raccontate), in attesa delle varie riunioni che si terranno oggi, perché la gente che davvero non molla mai, nemmeno muore mai. Con grandi difficoltà inoltre a utilizzare l’ultima giovane novità del nostro percorso evolutivo: i linguaggi che materializzano il pensiero. Comunque quando scrivo uomini penso sempre ad un termine tipo tigre o vipera che indica scorrevolmete tutti gli individui e individue di una specie. ok, obiezione accolta, passiamo ad altro. Alla fine le informazioni si perdono. Poi, certo, ognuno ha la sua visione. Prima è stato temporaneamente sospeso il diritto di spostamento, sono state introdotte parole come coprifuoco e “generi di prima necessità” che fanno tanto Battaglia d’Inghilterra ma oggi, *con una situazione ben diversa dal punto di vista epidemiologico* e con una larghissima maggioranza di vaccinati che dovrebbe mettere al sicuro il S.S., arriviamo a sospendere le manifestazioni e ad additarle come focolai di contagio, e non importa se gli eventi superspreader all’aperto sono un mito di cui non vi sono evidenze scientifiche. Ci vorrà un po’ di spazio, scusate, ma non riesco a sfrondare le parole di Kosuta senza temere che in questo modo qualcosa del loro significato vada perso: “Sono nato in un paese dell’altipiano, alle porte di Trieste, in un tempo lontano,molto lontano, in cui gli unici italiani del luogo erano i carabinieri (mandati per controllarci) e le maestre (per italianizzarci). Per il resto, non mi resta che esprimere (perchè il fare sarebbe estremamente complicato) un ferrettiano e solidale «dai, dai, dai!». Open). Anche la mia risposta potrebbe tranquillamente essere un “vedi sopra”. E’ negazionismo fluidodinamico. Ciao, spero di fare cosa utile portando l’attenzione su un evento a mio parere importante che si è tenuto a Bologna il 6 e 7 novembre scorso e di cui non mi è parso di trovare eco qui. Mumble, mumble, mumble…mi sembra di sentir rimbalzare, lontano, un eco dalla Genesi 1,26-28? Si vede che non c’è più la squadra dei comunicatori di Silvio del ventennio scorso, che avrebbe imposto a tutti il silenzio, e dopo due giorni la maggioranza avrebbe dimenticato. Io qui sto sentendo le persone parlare di salari, di turnazioni, di come la pandemia ha inciso sulle condizioni di lavoro. Un farmaco antivirale specifico per SARS-CoV-2 non esisteva e quelli esistenti sono stati testati tutti senza risultati conclusivi. A parte che non è vero che Puzzer parli “solo” di libertà di scelta perché giocoforza Puzzer riporta le posizioni del coordinamento che sono ben più articolate e lo ha fatto anche ieri in conferenza stampa, sul ridurre una mobilitazione come quella delle ultime settimane al «signor Stefano Puzzer», a quel che pensa come singolo, al focus sul “personaggio”, ho già scritto sopra e non mi dilungo. Carlo, come puoi pretendere che ad una manifestazione no green pass di 6mila persone (a meno che non ne organizzi una sul balcone di casa tua) non ci siano anti-vaccinisti? Appare evidente da questo pezzo che l’eterogenea composizione delle piazze non si può liquidare a cuore leggero facendo riduttive semplificazioni. Non si tratta di conoscere il profilo sociale di chi manifesta e nemmeno di sapere quante altre volte nella vita si è scesi in piazza, ma la stronzata di non portare simboli di partito e bandiere che non siano lo schifosissimo tricolore, a mio avviso fa camminare sul precipizio e non aiuta a capire con chi si sta manifestando. (1)Io ho apprezzato molto questa parte: “L’attacco che sta lanciando il Governo va però oltre, colpisce le pensioni, il fisco, le tutele sociali ed il salario. Ovvero che sia un virus naturale studiato nel laboratorio di Wuhan e sfuggito per errore. Ora, io mi fido, ma dubito che a quella cassetta delle lettere abbia accesso solo il medico aziendale. Con quest’ultima boutade ti sei veramente bruciato il ponte alle spalle. Il via vai è continuo, su un’area molto ampia ora interamente occupata. Qui, però, mi sento di rispondere (anche se, a onor del vero, le “risposte” al commento di DaVeTheWaVe sono diffuse non solo tra i commenti a questo post, ma anche in altri articoli) giusto per precisare che il “100% individualismo” è una cosa abbastanza normale oggi, dopo 50 anni di indottrinamento edonista e 20 anni di annientamento dei movimenti di massa. Continuo ad aver simpatia per i complottisti, ma è sempre più chiaro cosa intende WM1 quando dice che il complottismo è (suo malgrado dico io) funzionale al sistema. Non sono nemmeno in grado di numerarle più a memoria, quindi non sono certo se quella di ieri fosse la sesta, la settima o l’ottava manifestazione nel giro di un mese e mezzo, ma anche ieri il corteo ha contato non meno di sette, ottomila persone – il dato è della Questura, riportato dalla stampa locale – e ha per l’ennesima volta messo in crisi la viabilità cittadina in un giorno feriale. ), cerca di confondere idee con frasi tipo “i lavoratori italiani dovranno esibire il green pass per accedere al posto di lavoro o fare un tampone ogni 48 ore.” facendo intendere erroneamente che gp sia solo per i vaccinati (spariscono i non vaccinati tamponati e quelli che gli immuni per guarigione). Tutte le altre cose di cui ho parlato invece di problemi ne risolvono tantissimi, anche di quelli futuri, e contribuiscono a creare una società migliore, favorendo l’emergenza di soggetti più sani, più protetti e più liberi – sopratutto dalla paura. Non credo, ma questo non vuol dire che siano discorsi senza dignità o senza patria, semplicemente la patria non è qui su GIAP. Spetta poi alle anime più critiche dare la giusta direzione e quando Olivieri parla di “curvatura”, non sta dicendo che d’un tratto siano diventati tutti dei compagnoni, ma che il processo sta assumendo una direzione pressappoco corretta. C’è anche un rimando al tema del mutualismo e reciproco aiuto di alcuni giorni fa. Voglio solo precisare che non era un “giudizio tranciante” il mio. Anche io ringrazio molto Andrea Olivieri, senza i suoi resoconti sarei ancora più fuori dal mondo e la mia avversione per la stampa ufficiale mi porterebbe per antipatia al rifiuto assoluto di qualunque informazione. Siamo accerchiati ed aspettano solo di stritolarci, o farci morire di inedia. Ciao Isver sono un tuo avido lettore, sei un grande :-). Danneggiandola economicamente, in questo caso. Per quanto riguarda il culto del corpo, confermo che i triestini in media sono molto attenti alla cura del corpo e all’aspetto fisico (sport, ma anche abbronzatura, estetista, parrucchiere), ma mi è sempre parso più legato ad all’idea di benessere (nel senso originario del termine, stare bene e mostrarlo) e di godimento della vita, che ad un fantomatico culto della forza. Casomai il suo esatto contrario, cioè “reattiva”. Discutevamo dell’aspetto davvero trasversale e caotico del movimento, come molti qui hanno già esposto magistralmente. Se ad oggi, molti anche qui su Giap possono dichiarare di essere vaccinati, o non vaccinati, lo devono in un certo senso a questo documento. Per conto mio vorrei far notare, a margine, che il nostro ministro dell’interno, funzionario emerito frequentatore di piazze solo durante visite turistiche guidate, con una circolare ha, di fatto, vietato di fare cortei. Non mi è ben chiaro cosa intendi con “détournement clinico”, stiamo parlando di medici che hanno provato a tenere gente in vita con quello che avevano a disposizione. Un elemento che lo dimostra è quanto questa mobilitazione sia entrata nell’immaginario e nella coscienza dei settori più poveri e impoveriti della cittadinanza. I fasci qui non hanno bisogno della piazza perché i legami col potere locale sono saldi. Tutti pulitini, con la famiglia perfetta del mulino bianco, che guardano orgogliosi il fumo delle ciminiere levarsi sulla steppa nella russia centrale. Pensare a un complotto sino-americano assolve il sistema che ci schiavizza in cambio di cellulari, TV e perline colorate. Parto dalla fine: il GP ed i controlli ad esso legati sembrano essere stati impostati per non essere rispettati. Però vi confermo che da un piccolo scambio con mio fratello mi son resa conto che lui ha subito compreso (pur non essendo iscritto ai COBAS) che le manifestazioni hanno avuto un cambio di marcia. Non hanno nessuna colpa neanche i farmaci, se è per questo. Un abbozzo sociodemografico. ma appunto evitare sempre di presentare la naturale reale del “rischio” è stato fondamentale. Intervengo solo per precisare che i FANS erano già nelle linee guida ufficiali per le terapie domiciliari a novembre 2020, come può verificare chiunque qui (a pagina 12): https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=77456&parte=1%20&serie=null. La maggior parte della gente che si è ammalata seriamente di Covid-19 non è morta, e quindi o crediamo che la mortalità sia stata completamente random, o accettiamo che il Covid-19 in qualche modo è stato curato, e quindi che qualche farmaco off-label deve aver funzionato, con o senza studio. Il punto qui non è l’utilità dello straw man, ma di una discussione “frattale” dove ogni frase diventa pretesto per ricominciarla da zero negli stessi termini, come dicevo. Non fatemi passare per superficiale e populista.», «Wu Ming non è altro che la versione italiana di Otpor, i finti progressisti e autentici golpisti soft delle rivoluzioni colorate gestite dalla Cia.», «Se c'è un dibattito da fare su Tolkien lo si faccia, è cosa buona e giusta, ma che invece si lasci che il clan dei Ming trasformi in feudo la Terra di Mezzo no.», «Il signor WuMinchia potrebbe occupare il suo tempo diversamente che non occuparsi dova va il sindaco di Predappio. Al tuo elenco mi permetto di aggiungere la retorica della crescita esponenziale virtualmente infinita dei contagi, portata avanti anche da tanti compagni, che ha di fatto veicolato il messaggio che la devastazione del SSN non abbia avuto un ruolo determinante nel disastro italiano. Coi limiti della mia mancanza di cultura e di padronanza del linguaggio che purtroppo spesso mi impediscono di allargare ed elevare i discorsi. Proprio l’inedia dobbiamo innanzitutto combattere, perché stritolarci, se vogliamo, non possono, anche solo per il fatto che, una volta ri-acquisite la nostra consapevolezza di classe, schiacciata dal dominio del capitale e celata da innumerevoli frivolezze, noi siamo semplicemente di più. Ora cercando trovo solo un articolo de “laverità” che ne fa cenno, mentre nei risultati della ricerca (su ddg.gg) pare si tratti di una sua intervista a IlMessaggero, ma non riesco a trovarla sul loro sito). La fregnaccia che citavi tu Giannini l’ha ripetuta anche stamattina, ma gli ha dato una connotazione ancora più inquietante, qualcosa sulla falsariga di: “Esaurito il voto di protesta di 4 e 5 anni fa, hanno vinto i buoni. Sono queste le immagini che rimangono: piazze vuote con una claque di 70 persone ad ascoltare un festoso nastro suonato agli altoparlanti e piazze gremite di zombie che tentano di arrampicarsi sui muri di cinta della “città fortificata”, rampognati dalla guardia civile. chiamami e vieni da me, ti aspetto... lo voglio tutto dentro! E l’etimologia del termine “cultura” è legata al processo di coltivazione della terra, di crescita e maturazione (da qui culturismo, culto, ecc.). Se questo è vero lo si capirà dalla manifestazione di domani. Penso ad Antonio Scurati, Giuseppe Genna, Wu Ming, Tiziano Scarpa, Nicola Lagioia...», «Nell'Italia ideale, i wuminchia imboscati e pacifinti scriverebbero istruzioni d'uso di sciampo per cani, non di arditi e soldati di trincea.», «Se dopo la terza elementare crei la tua banda, ti metti i nomi di battaglia e ti dai altisonanti codici di condotta, il tuo nemico più implacabile non sarà il fascismo, il capitalismo o l'imperialismo, ma il senso del ridicolo.», «Siete grandi scrittori, amo i vostri libri, ma siete persone piccole piccole piccole. Forse anche qui risiede parte del disagio di molti. Ma questa sperimentazione credo abbia fornito più dati di qualunque altra nella storia dei farmaci, con miliardi di dosi somministrate. Non è bastata la voce del padrone che lodava la maggioranza silenziosa che “zitta, si è dotata di lasciapassare e ha continuato a lavorare a testa bassa”. Pochissimi volti a me noti della sinistra cittadina; quanto ai compagni presenti, perlopiù anarchici e disobbedienti, mi sono sembrati ai margini della manifestazione: il timone era saldamente in mano ai portuali. Credo, a proposito, che per il lavoro portato avanti quì su Giap in questi lunghi mesi oscuri, vi si debba una massiccia dose di rispetto e, per chi può, continuo sostegno in libreria. L’operazione che stanno facendo i media mainstream, anche quelli da cui ci si aspetterebbe un po’ più di profondità di campo, è quella di cercare i fenomeni da baraccone della galassia antivaccinista, che qui è solo una componente e peraltro a sua volta difficilmente interpretabile come omogenea. Su questo assunto, per pietà verso padroni di casa e ospiti del blog, non mi inerpico in contese che potrebbero innescare avvitamenti del discorso noti e indigesti – lo ritengo poco fondato, ma non ne usciremmo mai quindi pace. L’unica intervista rilasciata nel 2020 è uscita in ceco su una rivista di Praga, A2. Sul “negazionismo fluidodinamico” che ignora gli argini ti citerò! Comunque sia, una riduzione del 50% nei pazienti ad alto rischio è un risultato notevole. È vero, il conflitto si sta gradatamente spostando dalla materia sanitaria (pro/contro, virocentrismo, ecc.) …ma a spanne non è più complesso seguire con costanza e congrua attenzione, per giorni, dei già malati a domicilio, che vaccinare puntualmente (alla peggio, come pare, con richiami a distanza di mesi) delle persone ancora sane, confidando che con ciò si ammalino meno? Se poi parli della categoria dei 5/11, anche qui su Giap, ti senti praticamente una mosca bianca col cerino in mano che guarda alla Luna, ed in pochissimi si interessano alla questione, che tra l’altro a mia personale previsione, sarà quella veramente dirimente alle porte dell’inverno e sulla quale immagino si condenseranno molte lotte proteste ed insoddisfazioni. Mancano riprese sul corteo vero) Boh. Dipendenti che l’accesso nella sede di Via XXXXX è consentito solo con il Green Pass da vaccino in corso di validità. Da questo particolare osservatorio ho l’opportunità di raccogliere un mucchio di informazioni e, con tutti i limiti di un’inchiesta non sistematica, seguire l’evoluzione che le politiche pandemiche stanno imprimendo al mondo del lavoro del territorio. Anche non sapendo chi fosse Gigi Mario – che è il mio caso – è davvero difficile immaginare che la questione green pass possa aver influito sulla sua decisione di non vaccinarsi, diversi mesi prima che di green pass si iniziasse anche solo a parlare. Dopo la cancellazione della manifestazione di oggi il 15o si dissolve (e che si tolgano dai coglioni certi personaggi lo desiderano tutti, un altro grande successo d’immagine per la fascisteria italiana), tentando peraltro di lasciare proprio al Coordinamento cittadino la patata bollente di averla convocata e di avere fissato per domani un incontro con un ministro che sarà qua solo per il fatto che nel fine settimana torna dalla famiglia, incontro il cui fallimento è annunciato da quando è stato indetto. (così come comprendo i nostri ospiti, che ora si ritroveranno gli screenshot sui social :-), Matematico, che avran già fatto gli screenshot :-). Su questo pure noi “oppositori” siamo terrorizzati dal farci prendere per dei mattocchi o peggio tipo i novax e quindi preferiamo tenerci lontano, anche perché a dio piacendo argomenti ne abbiamo lo stesso a pacchi. Tu lo sai, ad esempio, che al nord una grossa percentuale di operai tesserati FIOM vota a destra? Non si tratta di un adattamento ma di porsi in una situazione in cui è solo una questione di tempo prima che emergano problemi comportamentali e fisici. La mia impressione è che ci sia una discreta cattiva coscienza nel rubricare gli argomenti contro la personale vaccinazione da COVID come retorici e di lana caprina. Un altro sciopero, quello del 15 settembre, indetto da sindacati di base (AOL Cobas e SOA). Proviamo a problematizzare il ricorrere di questo dato del 40% di non vaccinati al porto di Trieste. 2. Siamo sicuri? scusami @albolivieri, ma non capisco bene una cosa: perché i compagni stanno disertando le piazze triestine più in vista di queste ultime 48h? I nuovi casi sono stati individuati su 219.878 tamponi, il tasso di positività è allo 0,72%. Non ci è stata data alcuna possibilità di condivisione riguardo alle scelte per questo weekend, ora, di fronte all’annullamento delle due piazze chiamate dal 15 ottobre, non siamo in grado di prendere alcuna responsabilità né dare ulteriori suggerimenti. Mi sembra che i vari stati reagiscano in base ai numeri del contagio più che seguire una politica comune. Buttata lì così, come se l’inferenza fosse automatica, non significa nulla e non è commentabile. Paura di essere definiti complottisti? Dopo poco, (sulla via che si è parecchio svuotata), di fronte alla polizia compare una tizia con giacchetta marrone e pantaloni blu (che appariva prima vicino alle barricate) con sguardo di ghiaccio (da robocop, dico io) che si posiziona a poche decine di metri dalla polizia, ferma e con mani alzate (tipo gecko). E infatti io l’avevo escluso. Qui a Roma, a proposito, l’elettroencefalogramma è piatto. Escluderei però che sia stata una dimenticanza. Il governo ha accennato alla possibilita’ di introdurlo sui posti di lavoro, al che abbiamo risposto in blocco: sciopero. Ma quando arrivano le lotte vere, il cospirazionismo viene detronizzato, e se non scompare (perché non scompare mai), comunque passa in secondo piano, la tua fantasia di complotto la accantoni a favore della concreta esperienza di lottare accanto a persone che non la condividono ma con cui condividi la condizione, gli interessi e gli obiettivi. Entrambe le posizioni mi sembrano abbastanza fallaci. Con Montesano ho l’impressione che tra i portuali che stanno tenendo il blocco non ci sia stata consapevolezza della strumentalità della sua presenza, ma anche la personalizzazione mediatica su Puzzer deve aver giocato. Quello che so è che disattivare il mio account twitter è stata una delle cose più sagge che io abbia fatto in vita mia, forse la più saggia dopo aver smesso di fumare. Mia madre mi diceva sempre:”schei chiama schei, miseria chiama miseria”. La seconda si insinua nella teoria del “complotto economico di Big Pharma”. Altrove mi pare si sia preferito stare decisamente dalla parte del fo(r)mentone. Ci sono “luoghi” a sx dove si dibatte di questo? Non ho altre parole adatte. E non ci sarà obbligo morale che tenga, di fronte ai continui sberleffi da parte di “chi sa”. Io ho altre cose alle quali pensare. Su questa strada non posso seguirti. Mi piacerebbe leggere un qualche studio nel quale è stato coinvolto un qualche gruppo di controllo, ma non sono riuscito a trovare niente. La mossa pare tanto scontata quanto necessaria: tornare in strada giovedì, stavolta dalla piazza simbolo della storia operaia di questa città, Campo San Giacomo. Tranne dove dovrebbero. Poi rimane un punto aperto: non è che coi vaccini in questi anni si sia limitata la circolazione del virus, anzi. La coda di moderazione degli ultimi post su gp e dintorni è stracolma. In conclusione, credo che il problema maggiore sia che, in generale, non vi sia più dimestuchezza sul come portare avanti questo *lavoro*. These cookies do not store any personal information. E con tutta la gente che si è ammala prima che si fa? A conferma del piano inclinato in cui si è posto il CLPT, pure la USB – che sicuramente non si può definire filogovernativa e mi pare sicuramente più consapevole dei rapporti materiali rispetto al CLPT – si è disallineata dalla linea di opposizione a oltranza del comitato dei lavoratori portuali anche dopo aver ottenuto i tamponi gratuiti. Secondo me non lo è nemmeno per la maggior parte delle persone che animano la lotta a Trieste. Su certi temi e in certe dimensioni della vita sarà sicuramente reazionaria, e pure nel senso stretto del termine, ma la lotta fa emergere l’altra sua dimensione. Questi si fondano sulla libertà di pensiero e di insegnamento e sul principio che alla ricerca della verità si debba dare la precedenza su qualsiasi altra aspirazione… la ricerca della verità scientifica, svincolata dagli interessi pratici quotidiani, dovrebbe essere sacra a tutti i governi; ed è nell’interesse supremo di tutti che i leali servitori della verità siano lasciati in pace. La cosa preoccupante, semmai, sta avvenendo fuori da Trieste: perché rimane un caso isolato? Crolla la capacità di riflessione, di autocontrollo, di attenzione predisponendolo a poche e reattive risposte comportamentali (le più classiche attacco, fuga o congelamento).

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